“Poetiche dell’oggetto”
a cura di Angelo Capasso
Progetto City Open Museum – PNRR
Da Venerdì 12 Dicembre 2025
a Domenica 15 Marzo 2026
Museo Carmi
Carrara, Via Sorgnano 42
Dal martedì alla domenica, dalle ore 9:30 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:30
Ingresso gratuito
All’interno della cornice storica di Villa Fabbricotti, residenza nel XIX secolo della influente famiglia di commercianti di marmo, dove oggi si trova una grande collezione di opere di maestri della scultura contemporanea (Dani Karavan “Crescita”, 2002, Sol Lewitt “Curved Wall”, 2002, Robert Morris “La nottola di Hegel”, 2001-2002, Ian Hamilton Finlay “Omaggio a Rousseau”, 2002, Mario Merz “Abbiamo visite”, 2002, Luigi Minolfi “Ballerine”, 2002, Claudio Parmiggiani “Senza titolo”, 2002), il Museo Carmi presenta una inedita lettura sulla scultura contemporanea proponendone alcuni tra i protagonisti della scena corrente.
La mostra “Poetiche dell’oggetto” al museo CARMI Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti propone lo stato dell’arte sulla scultura nell’arte attraverso il lavoro di sei protagonisti dell’arte contemporanea: Aron Demetz, Flavio Favelli, Paolo Grassino, Davide Rivalta, Pietro Ruffo, Nicola Samorí.
Ancor oggi, il lavoro dello scultore vive nel paradosso generato dalle avanguardie del Novecento, quando l’interpretazione michelangiolesca del fare, – secondo cui “la scultura è quella che si fa per forza di levare” – ha lasciato il passo ad un operare strategico fatto di “oper-azioni” in cui lo scultore mette in moto un “fare” soprattutto mentale. Le forme quindi, pur avendo somiglianza col reale, si trasformano davanti allo sguardo come entità camaleontiche in grado di generare significati diversi. La mostra propone un numero di opere che sono in grado di proporre uno sguardo ampio sul lavoro dello scultore, così come questo si è trasformato attraverso la storia degli ultimi venti anni.
Lo spettatore avrà l’opportunità di conoscere il lavoro degli artisti nel mondo contemporaneo nel loro modus operandi, come risultato di una ricerca intreccia due linee che si sono articolate nell’ambito della scultura. Come dice il curatore della mostra Angelo Capasso: “Esiste una doppia storia della scultura, segnalata dai due termini che vi si associano sin dalle sue origini: il primo il termine latino scultura (dal verbo latino sculpere, in cui è insita l’idea dell’intaglio) secondo cui l’artista opera per sottrazione, e il suo analogo greco antico, plastica, (dal verbo greco πλάσσω) in cui è insita l’idea del plasmare, del modellare, più adatto all’operare con forme morbide e volatili quali le idee stesse”.
La mostra è promossa dall’Accademia di Belle Arti di Carrara dove, dalla sua istituzione nel 1769, hanno operato grandi protagonisti della scultura, a partire dai primi grandi nomi di John Flaxman e Antonio Canova, già iscritti nel prestigioso albo degli Accademici di Onore dell’Accademia.
La mostra è curata da Angelo Capasso, critico d’arte e docente di Storia e metodologia della Critica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e rientra nel progetto del PNRR COM, di cui l’Accademia di Belle Arti di Carrara è capofila.
L’Accademia di Belle Arti di Carrara ringrazia sentitamente il Comune di Carrara e il Museo CARMI per la gentile concessione dello spazio espositivo e per la preziosa collaborazione.
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