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“Expo 2025 Osaka”
evento
sabato 30 agosto 2025
Padiglione Italia
Expo 2025 Osaka – Giappone

L’Accademia di Belle Arti di Carrara con il Progetto Chedar al Padiglione Italia dell’Expo di Osaka.

In concomitanza con la presentazione all’Expo di Osaka del progetto Chedar, che prevede la creazione di un centro di ricerca e formazione dedicato alla digitalizzazione e alla riproduzione del patrimonio culturale, sabato 30 agosto il prof. Gaetano Malandrino, coordinatore del progetto didattico per l’Accademia di Belle Arti di Carrara, illustrerà e presenterà un video sul genio creativo che anima la produzione artistica italiana e di seguito animerà un workshop dal titolo: “Heritage Explorers – A playful journey into mediterranean culture” dedicato a bambini e ragazzi.

Il video è stato realizzato attraverso ricostruzioni virtuali del prof. Elmar Giacummo e la regia del prof. Massimiliano Maggi con la partecipazione degli studenti Julien Gianchecchi e Ziyang Zhou. Il video sarà successivamente riprodotto nei padiglioni delle altre nazioni presenti all’Expo.

Alla realizzazione del workshop invece hanno collaborato gli studenti: Alice CapuanoChiara CucurniaGiorgio GiannottiHiromasa AbePeiying Li, Irene Nives MaltanaGiorgia Marsala, Vittoria Musteqja, Federico Pecunia, Elisabetta Picchiani BorboneAnna Tartaglia. L’attività consisterà in un gioco attraverso il quale bambini e ragazzi potranno imparare a conoscere i più importanti monumenti del nostro paese.

Coordinato da Grazia Tucci, dell’Università di Firenze, Chedar – Cultural Heritage Digitalization and Reconstruction, si propone di creare un centro di ricerca finalizzato alla creazione e al trasferimento di competenze specializzate e con lo scopo di offrire soluzioni efficaci per la valorizzazione, la conservazione e la ricostruzione del patrimonio culturale e artistico, attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi per la digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale e delle più avanzate tecnologie del settore. Oltre l’Accademia di Belle Arti di Carrara, fanno parte del team Chedar l’Università degli Studi di Firenze (capofila del progetto), il CNR ISPC, l’Istituto Centrale per il Restauro, l’Università La Sapienza di Roma, l’ISIA Firenze, l’Università della Tuscia, l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università Roma Tre, l’Università Campus Bio-Medico di Roma, con il supporto di CIPA Heritage Documentation e Icomos Italia.