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Racheli Simone

Simone Racheli, (Firenze 1966), frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Firenze diplomandosi in Pittura.
In seguito si trasferisce a Roma ed infine a Parma.

Dal 1996 espone in occasione di mostre personali e collettive, in gallerie private ed in spazi istituzionali, nazionali ed internazionali, come:

  • Il terzo giorno, Palazzo del Governatore, Parma;
  • Vuoto a perdere, MAC, Lissone;
  • ltrabody, Castello Sforzesco, Milano;
  • 16th Biennale di Cerveira, Palacete Viscondes de Balsemào, (PG);
  • La scultura italiana del XXI secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro;
  • Quali Cose Siamo, Triennale Design Museum; A love story, Palacio Don Manuel, Evora (PG);
  • Corpo automi robot, Museo d’Arte di Lugano;
  • Meat After Meat Joy, Daneyal Mahmood Gallery, New York;
  • Palinsesti, Castello di S.Vito al Tagliamento; Back to reality, Museo Provincial de Jaèn (SP);
  • Festa ad Arte, MART, Rovereto; Fatto in Svezia, Museo Roda Sten, Goteborg (SV);
  • Le armi dell’arte, Museo Comunale di Arte Contemporanea, Polignano a Mare;
  • Arte italiana per il XXI sec., Palazzo della Farnesina;
  • XIV Quadriennale di Roma -Anteprima, Palazzo Reale, Napoli;
  • Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,Torino;
  • Accento Acuto, Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; Sui Generis, PAC, Milano.

Per mezzo della scultura, disegno e pittura, pratica un’ ipersimulazione della realtà, che mette in caricaturale evidenza i vari aspetti del quotidiano.
Tende a colpire l’immaginario collettivo, assumendo tinte ciniche e provocatorie, creando racconti articolati, nei quali la realtà subisce un’accelerazione immaginativa spaesante. Cercando di capire come sono fatte le cose nel loro intimo, ne investiga il potenziale comunicativo e con scarto immaginativo ne cambia i connotati, presentando aspetti inediti, sospesi sul filo sottile che separa realtà e finzione.
I suoi lavori, cercano di insinuarsi nello scollamento creato dalla disidentità dell’uomo con l’uomo e delle cose con le cose, e se pur sconfinando nell’improbabile, sono al tempo stesso dentro la realtà.



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