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Ciao Massimo, ci vediamo nello Spazio tra un po' di Tempo.

Ciao Massimo, ci vediamo nello Spazio tra un po' di Tempo.

Pubblicato il 18 Settembre 2024 da editorAbac

Massimo Cittadini, alias Massimo Contrasto, si è spento ieri mentre era in viaggio tra Firenze e l’Accademia di Carrara.

Se ne è andato così, improvvisamente come un jack che si stacca frusciando da un amplificatore.

Artista tra i più rappresentativi dell'epoca digitale che oggi stiamo tutti vivendo, era nato nel 1959 ad Ascoli Piceno, si era trasferito a Firenze nel 1988 laureandosi in architettura.

E' stato tra i fondatori della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Accademia di Carrara, la prima nata in Italia.

Il coronamento di una vita di lavoro che lo ha sempre visto impegnato sulla soglia di Arte e Tecnologia auspicando già da subito la dissoluzione dei loro confini. 

Le parole d'ordine "arte e interattività" sono sempre state le polarità attraverso cui funzionavano i suoi celebri "Mandala System" complessi apparati di proiezione che riprendevano gli spettatori trasportandoli in un mondo di immagini e suoni virtuali non immersivi.

Sì perché Cittadini voleva una realtà virtuale libera dal peso di apparati e sensori, una realtà virtuale libera e liberatoria. Così voleva e vedeva tutte le nuove tecnologie informatiche: un modo per liberare l'essere umano dal peso della realtà materiale e permettergli di entrare in collegamento con altre menti e in sintonia col mondo, con l'Universo.

La stessa libertà prodotta dal digitale corrispondeva per lui alla costante improvvisazione che animava il mondo e di cui cercava la prova nelle nuove teorie della gravità quantistica. Una filosofia ottimistica la sua, illuminata dalla misteriosa improvvisazione di particelle, suoni e luce.

Una filosofia che sfiorava sempre l'anarchia intesa non come caos ma come infinito eterno movimento di zone temporaneamente autonome. 

Pirata informatico, hacker, costruttore di mondi alternativi Massimo Contrasto ha collaborato coi massimi esponenti dell'arte digitale: dai Giovanotti Mondani Meccanici a Tommaso Tozzi, da Giacomo Verde alla rivista sperimentale bolognese "La Stanza Rossa".

Ci mancherà la sua capacità di vedere altri orizzonti da una posizione volutamente underground, cercando il meraviglioso al di fuori del mainstream e inesorabilmente contro ogni forma di Spettacolo. 

Lo rimpiangeranno la sua compagna, Claudia, i suoi tanti amici e i numerosi studenti per i quali era sempre disponibile, aperto e capace di vero affetto.