Con il periodo di pandemia e la didattica a distanza, i rapporti interpersonali tra docenti, e tra studenti e docenti, si sono inevitabilmente rarefatti. È in questo clima di separazione forzata che l’Accademia di Carrara apprende la tristissima notizia della scomparsa della professoressa Simonetta Baldini. In molti di noi, al dolore si uniscono lo sgomento e la sorpresa: della gravità della malattia che l’ha portata via molti sapevano poco, a causa della sua discrezione e dell’impossibilità di incontrarsi con la frequenza di un tempo.
Simonetta Baldini era diventata finalmente docente di ruolo solo un anno fa nella nostra Accademia, dopo aver insegnato per anni a Firenze, Sassari in posizione di precaria, con i disagi e i costi risaputi. Il suo successo artistico e professionale se l’è «guadagnato sul campo», con la gavetta che spetta a chi parte dalla base e da solo, con le proprie capacità, tenacia, passione, entusiasmo tradotte in professione, attività profusa con grande impegno a tutti i propri studenti. L'Amore per l'arte e l'Accademia erano associati all’impegno per i diritti civili con il sindacato Unams e con l’Rsu, prerogative ulteriori dei sui impegni a favore dei diritti dei lavoratori.
La spiccata sete di conoscenza l’ha portata a formarsi in molteplici discipline: dalla scultura alle arti multimediali, dal mosaico alla scenografia, materia di cui era titolare nella quale è stata in grado di far confluire le sue molteplici esperienze.
Simonetta ha realizzato mostre e opere monumentali in concorsi e simposi anche all’estero. Più recentemente aveva portato a Carrara la Compagnia Virgilio Sieni ad elaborare per l’Accademia un suo specifico progetto con gli studenti. La sua scomparsa lascia tutti i colleghi increduli e profondamente addolorati. In particolare, le sentite condoglianze di tutto il personale vanno al collega Piergiorgio Balocchi, docente di Scultura e compagno di vita di Simonetta Baldini, da poco in pensione.