Bianco Giovanna

Giovanna Bianco è attiva insieme a Giuseppe Valente dal 1996 con il binomio Bianco-Valente.

Bianco-Valente iniziano il loro progetto artistico indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente, l’evoluzione dei modelli di interazione tra le forme di vita, la percezione, la trasmissione delle esperienze mediante il racconto e la scrittura.

A questi studi è seguita un’evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici e altri progetti incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi.

L’attenzione al contesto e il dialogo con gli spazi e le comunità coinvolti nei loro lavori, con la messa in atto di dinamiche partecipative che divengono parte integrante della realizzazione finale, sono costanti nella loro prassi, che spazia dalla scultura al video, all’installazione, a pratiche laboratoriali.

Dal 2008 curano con Pasquale Campanella il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto, sviluppato a Latronico, in Basilicata, perseguendo l’idea di lavorare alla costruzione di un museo diffuso all’aperto, in cui diverse opere permanenti dialogano con l’ambiente montano, e di intervenire nello spazio urbano con progettualità condivise e partecipate.

Sin dai loro esordi Bianco-Valente hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, ed eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come Museo MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Museo Madre (Napoli), Fabbrica 798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), Triennale di Milano, Urban Planning Exhibition Center (Shanghai), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo Pecci (Prato), Kunsthaus di Amburgo, NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca), MSU-Muzej Suvremene Umjetnosti, Zagabria (Croazia). 

Il loro progetto Terra di me viene selezionato come evento collaterale per Manifesta 12 (Palermo 2018); partecipano alla Bienal del Fin del Mundo 2015, Mar Del Plata (Argentina) e alla 2nd Xinjiang International Art Biennale, Urumqi (China) 2014. Hanno realizzato progetti site-specific anche in Libano (Becharre), 2013; Marocco (Voice Gallery, Marrakech), 2011; New York (ISP 2014 Whitney Museum a The Kitchen), 2014; Rio de Janeiro (Casa Italia - Olimpiadi Rio 2016); Stoccolma (Istituto Italiano di Cultura), 2018; Amsterdam (Goethe-Institut Niederlande), 2019; Armenia (Ambasciata Italiana di Yerevan), 2019; Tirana (Harabel/Istituto Italiano di Cultura), 2020.

Con il progetto A Cielo Aperto vengono invitati a partecipare a Comunità Resilienti, il Padiglione Italia della Biennale di Venezia Architettura 2021.